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La Scheda o il Fucile
IX
Voglio dirvi qualcosa sulla guerriglia perché chissà, prima che ve ne rendiate conto... Ci vuol coraggio per questo tipo di lotta, perché ognuno deve sapersela cavare da sé. Nella guerra convenzionale vengono impiegati i carri armati e una gran massa di soldati che si muovono tutti insieme protetti dall'aviazione e cose del genere. Ma il guerrigliero è solo, deve cavarsela da sé. Ha il suo fucile, le scarpe e una tazza di riso. E' tutto quello di cui ha bisogno, oltre a un grande coraggio. Su certe isole del Pacifico, quando vi sbarcarono le truppe americane, si dette il caso di un giapponese che seppe tenere a bada da solo parecchi reparti. Aspettava che il sole tramontasse e dopo il tramonto erano tutti uguali. Con il suo pugnale scivolava silenziosamente da un cespuglio all'altro, da un americano all'altro. I soldati bianchi non erano in grado di fronteggiare un'azione del genere. Quando se ne vede uno che ha combattuto nel Pacifico, state sicuri che ha i brividi, è ancora terribilmente nervoso perché, a suo tempo, gli asiatici seppero terrorizzarlo
mortalmente.
La stessa cosa accadde ai francesi in Indocina. Gente che fino a pochi anni prima non aveva fatto altro che coltivare il riso si unì e cacciò dal proprio paese l'esercito meccanizzato della Francia. Non c'è bisogno di quei mezzi: la tecnica della guerra moderna non funziona. Questa è l'epoca della guerriglia. La stessa cosa accadde in Algeria. Gli algerini, che non erano nient'altro che dei beduini, si armarono e si dettero alla macchia. De Gaulle e tutta la sua rumorosa macchina di guerra non riuscirono a sconfiggerli. In nessuna parte del mondo l'uomo bianco è in grado di vincere la guerriglia. E' un ritmo di lotta che non gli si addice. Nella misura in cui la guerriglia prevale oggi in Asia e in alcune zone dell'Africa e dell'America Latina, bisogna proprio essere ingenui o sottovalutare al massimo i neri per credere che, qualche giorno, non si sveglieranno anche loro e scopriranno che l'alternativa è tra la scheda e il fucile.
Per finire, vorrei dire qualcosa riguardo alla Muslim Mosque Inc. che abbiamo da poco fondato a New York. E' vero che siamo musulmani e che la nostra religione è l'Islam, ma è anche vero che non la mescoliamo più con la politica, con i problemi economici e con le nostre attività sociali e civili. Ci occupiamo di religione solo nella moschea e dopo che le funzioni sono finite, ci impegnamo in quanto musulmani nell'azione politica, economica e sociale. Ci impegnamo con chiunque, dovunque, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo a sostegno di ogni azione che tenda a eliminare i mali politici, economici e sociali che affliggono i membri della nostra comunità.
La filosofia politica del nazionalismo nero significa che i neri dovrebbero controllare la vita politica e gli uomini politici della propria comunità; niente di più. I nostri fratelli neri devono essere rieducati affinché sappiano quali vantaggi trarre dalla lotta politica. Non sciupate neppure una scheda perché ogni scheda è come una pallottola. Non gettate la scheda finché non vedete il bersaglio, e finché tale bersaglio non è a portata di mano tenete la scheda ben custodita in tasca. La filosofia politica del nazionalismo nero viene insegnata nelle chiese cristiane, nelle riunioni della NAACP, del CORE, dello SNCC [Student Nonviolent Coordinating Committee], nei raduni musulmani; viene insegnata là dove si trovano insieme solo atei ed agnostici, dovunque. I neri sono stanchi dei temporeggiamenti, dei riguardi continui usati verso i bianchi, dei compromessi di cui ci serviamo per ottenere la nostra libertà. Vogliamo la libertà ora, ma non l'avremo mai se continueremo a cantare «We Shall Overcome». Dobbiamo combattere fino alla vittoria.
La filosofia economica del nazionalismo nero è molto semplice: dovremmo controllare i meccanismi economici delle nostre comunità. Perché, infatti, i proprietari di tutti i negozi dei quartieri in cui abitiamo noi devono essere bianchi? Perché le banche delle nostre comunità devono essere tutte in mano a loro? Perché l'intera economia deve essere controllata dai bianchi? Perché? Se a un nero non è permesso di aprire un negozio in una zona bianca, allora spiegatemi perché a un bianco è consentito di esercitare qualunque specie di commercio in una comunità nera.
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