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La Scheda o il Fucile
XII
Tuttavia collaboreremo con voi nel boicottaggio delle scuole perché siamo contrari alla segregazione scolastica: essa produce infatti giovani diplomati, che però hanno la mente paralizzata. Ciò non vuol dire che una scuola frequentata solo da neri sia un esempio di segregazione razziale. Per scuola segregata intendo una istituzione controllata da chi non ha alcun interesse a migliorarla.
Lasciate che vi spieghi cosa intendo dire. Per distretto o comunità segregata intendo una zona controllata, economicamente e politicamente, da elementi estranei a essa. Non si dice mai che una zona bianca è una comunità segregata. Solo quelle negre lo sono. Perché? L'uomo bianco controlla le sue scuole, le sue banche, la sua economia, la sua vita politica, la sua comunità, tutto quello che gli appartiene, ma controlla anche tutto quello che è vostro. Si è segregati quando si è soggetti al potere altrui e loro vi daranno sempre le cose peggiori e di minor valore, ma ciò non vuol dire che siete segregati solo perché vivete per conto vostro. E necessario che controlliate ciò che vi appartiene. Anche voi dovete esercitare il controllo su quello che è vostro, proprio come fa l'uomo bianco.
Sapete qual è il sistema migliore per liberarsi della segregazione? L'uomo bianco ha più paura della separazione che dell'integrazione. La segregazione vuol dire che vi tiene a distanza, ma non tanto lontano da esser fuori della sua giurisdizione, mentre invece se siete separati non avete più niente a che fare con lui. L'uomo bianco è disposto a integrarvi più di quanto non sia disposto a consentirvi di separarvi da lui e perciò noi collaboreremo con voi nella lotta contro la segregazione scolastica perché è criminale, perché è assolutamente distruttiva e inconcepibile per i bambini che sono soggetti a un sistema educativo così paralizzante.
Ultimo argomento, ma non meno importante, è quello che riguarda la controversia sulle armi. L'unica cosa che ho sempre detto in proposito è che nelle zone in cui il governo si è rivelato incapace o per niente disposto a difendere la vita e la proprietà dei negri, è tempo che questi si difendano da sé. Il secondo emendamento alla Costituzione garantisce a tutti il diritto di possedere armi. E' dunque costituzionalmente legale tenere in casa un fucile. Ciò non significa che ci si debba armare, formare dei battaglioni e andare alla caccia dei bianchi, sebbene così facendo si sarebbe nel nostro diritto, voglio dire saremmo giustificati. Tuttavia una cosa del genere sarebbe illegale e noi non intendiamo far nulla contro la legge. Se l'uomo bianco non vuole che i neri si procurino armi da fuoco, ebbene il governo faccia il suo dovere. Questo è tutto. Impedite all'uomo bianco che vi venga a domandare cosa pensate di quel che dice Malcolm. Vi considera come il vecchio zio Tom: non vi farebbe mai queste domande se non fosse sicuro che voi rispondete "amen". No, vi fa diventare uno zio Tom.
Ciò dunque non vuol dire creare club di tiratori scelti e poi andare in giro a caccia di bianchi; ma ora, nel 1964, è tempo, se siete degli uomini, di farsi rispettare dall'uomo bianco. Se non fa il suo dovere garantendoci attraverso il governo la protezione cui abbiamo diritto per le tasse che paghiamo, visto che spende tutti quei miliardi per le spese militari, allora non può aversene a male se voi o io spendiamo dodici o quindici dollari per un caricatore o due. Spero che mi capiate. Non andate a sparare alla gente, fratelli e sorelle; ma in qualsiasi momento, e specialmente gli uomini qui presenti, alcuni dei quali hanno decorazioni militari, spalle larghe e muscolature da atleta, in qualsiasi momento, quando leggiamo che i bianchi tirano bombe su una chiesa assassinando a sangue freddo non degli adulti ma quattro bambine che stavano pregando lo stesso Dio che i bianchi avevano loro insegnato, e quando vediamo che il governo manda i suoi funzionari senza riuscire a scoprire i responsabili, allora è il momento di agire.
Perché questo stesso bianco riesce a scoprire il nascondiglio di Eichmann, laggiù in qualche zona sperduta dell'Argentina, e se due o tre soldati americani che sono lì da intrusi nel Vietnam del Sud vengono uccisi, quello stesso uomo bianco manda la flotta e interferisce negli affari di quello stato. Questo vecchio mascalzone che non riesce a tenere elezioni libere neanche nel suo paese voleva mandare le truppe a Cuba per imporre a quel popolo quelle che lui chiama elezioni libere. No, se non mi vedrete più, se io dovessi morire domattina, sappiate che sono morto dicendo questo: la scheda o il fucile, la scheda o il fucile.
Se nel 1964 i negri fossero disposti a stare ad aspettare che un mascalzone di senatore faccia tutti i suoi comodi con l'ostruzionismo parlamentare quando sono in gioco i diritti del popolo nero, ebbene allora tutti noi faremmo meglio ad impiccarci per la vergogna. Parlate della marcia su Washington del 1963. Ebbene io vi dico che non avete visto nulla. Si stanno preparando cose molto più grandiose nel 1964 e questa volta non sarà come l'anno scorso. I negri non andranno a cantare «We Shall Overcome», non andranno insieme con i loro amici bianchi, con cartelli già preparati in anticipo e con biglietti di andata e ritorno. Chi andrà, avrà solo il biglietto di andata.
Se i bianchi non vogliono che questo esercito non violento cali su di loro, ebbene, smettano di fare l'ostruzionismo. I nazionalisti neri non son disposti ad aspettare. Lyndon B. Johnson è il capo del partito democratico. Se è per i diritti civili, vada in Senato la prossima settimana e lo dichiari formalmente. Che ci vada e parli chiaro! Che ci vada e denunzi il gruppo sudista del suo partito! Che ci vada ora e prenda una posizione precisa, subito, senza aspettare più! Ditegli di non aspettare fino al momento delle elezioni perché se ritarda troppo, fratelli e sorelle, sarà lui responsabile di aver determinato questo clima: un clima che farà germogliare i semi destinati a diventare una vegetazione così lussureggiante da superare anche l'immaginazione di questa gente. Nel 1964 l'alternativa è tra la scheda e il fucile. Grazie.
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