Prologo
Parlare di Malcolm X e
della cultura Africana Americana o
Afroamericana non è per nulla semplice. In molti si chiederanno il
perché. In prima istanza perché coloro che stanno trattando la materia
sono bianchi; e questo non è poco.....
Se ricordo l'accoglienza che ho ricevuto al momento del
mio primo post alla mailing-list MALCOLM-X,
mi si drizzano i capelli!!! Sembra incredibile per chi, come me, ha sempre
amato questa cultura e i suoi primi attori, ma il benvenuto è stato
tempestoso.... "solo" perché un altro bianco era entrato nel
tempio musulmano degli adoratori del verbo separatista.
Sì, ho messo solo tra virgolette poiché per i
neri americani radicali ed anche "islamici" gli uomini di
carnagione chiara li processerebbero tutti, dalla prima all'ultima
generazione!!!!
Non sto facendo facile ironia, ma cercando di rendere
un po' l'idea di quale è il clima afroamericano attorno al tema in
discussione: per farla corta, i bianchi, non solo americani, non
dovrebbero occuparsi di queste cose.
Per questo ho deciso di aprire il sito web Malcolm-x.it
con questo volantino, scritto da ragazzi, di poche righe, ma
sicuramente essenziale e, soprattutto, vicino all'idea che abbiamo del
Nostro.
Il documento,
che di seguito potrete leggere, è uno scritto del Gruppo Studentesco
"Collettivo
Autonomo Malcolm X", che, più di ogni altro, ha colto la sintesi del cammino
politico-ideologico di una delle
menti americane più lucide ed intelligenti. Il volantino è del 1998,
ma potrebbe essere anche del '99 o del 2000.
Spero di fare cosa
gradita anche agli stessi autori, pubblicando questo piccolo manifesto
alla lotta per i diritti di ogni uomo a vivere in libertà e serenità.
ANNIVERSARIO
ASSASSINIO MALCOLM X
34 anni fa, il 21 Febbraio 1965, durante un discorso in una sala congressi di
Harlem, veniva assassinato Malcolm X, simbolo di molte delle rivendicazioni sociali più radicali avanzate dai neri americani negli anni '60/'70.
Un anno prima del suo assassinio, Malcolm aveva duramente messo in contraddizione la generalizzazione - che la Nazione dell'Islam e lui stesso facevano - di vedere inderogabilmente tutti i bianchi come padroni e tutti i neri come sfruttati, constatando al contrario lo stretto legame presente nella
realtà dei fatti fra divisione sociale razzista e contrapposizione strutturale classista del sistema capitalista.
Alla fine del suo percorso analitico-critico della realtà afroamericana degli anni '60,
Malcolm X arrivò quindi a comprendere che esiste una disuguaglianza fra sfruttati e sfruttatori che va oltre il colore della pelle, e a teorizzare, dunque, la necessità di alleanze interrazziali fra tutti coloro individuassero in un violento rovesciamento sociale il mezzo per sovvertire l'ordine capital-razzista degli Stati Uniti
d'America.
L'essere uscito dalla logica razzista della Nazione dell'Islam, funzionale al perpetuarsi del capitalismo, per avvicinarsi ad ambienti più propriamente rivoluzionari diventò per
Malcolm X una condanna a morte.
FBI e Nazione dell'Islam la eseguirono utilizzando il piano speciale "COINTELPRO", lo stesso che in seguito provvederà a reprimere (attraverso la diffusione di droghe pesanti nei ghetti) le esperienze più radicali dell'emancipazione del proletariato nero (il B.P.P., i "Move"...).
Malcolm X pagò con la vita per essersi scagliato contro la più forte di quelle organizzazioni che servivano a dirottare la radicalità dei bisogni del proletariato afroamericano sulla radicale teorizzazione di un separatismo razziale nazi-folk.
Malcolm X pagò le prime parole di un discorso che gli fu impedito di concludere per soffocare sul nascere una sollevazione impossibile da ingabbiare ed istituzionalizzare, la sollevazione di classe successivamente perseguita da organizzazioni come il B.P.P., il "Drum"...
MALCOLM X VIVE NELLA NOSTRA LOTTA QUOTIDIANA CONTRO IL RIFORMISMO, CONTRO LA STRUMENTALIZZAZIONE FASCISTA DEL MALESSERE DEI PROLETARI E CONTRO LA REPRESSIONE, MA ANCHE NELLA CRITICA AL DOGMATISMO PROPRIO DI CHI NON CONCEPISCE LA DIALETTICA ANCHE COME STRUMENTO DI COSTANTE AUTOCRITICA E VERIFICA DELLE PROPRIE IDEE E DEL PROPRIO PERCORSO DI LOTTA.
- 21 FEBBRAIO 1998 / 21 GENNAIO 2001 -
|